(Potete scegliere di leggere questo racconto per conto vostro, o ascoltarlo letto da me, nel video in fondo alla pagina (la parte italiana inizia al minuto 8:40). E se il Natale o Babbo Natale non appartengono alle vostre tradizioni, o se non lo chiamate "Babbo Natale”, vi invito a leggere il racconto lo stesso. Sono sicura che riuscirete ad adattarlo alle vostre convinzioni e alle vostre esigenze, trovandovi un po' di magia. In ogni caso, buon proseguimento!)
In un paese lontano lontano, dove l’inverno é molto buio perché le notti sono molto lunghe, e cade tanta, tanta neve, c’é un bosco, un bosco incantato. Gli abitanti del bosco, per fare in modo che l’inverno sia un po’ meno buio e un po’ più luminoso, appendono ai rami degli alberi tanti cristalli, in modo da riflettere la luce della luna e delle stelle. E il bosco, pieno li piccole luci scintillanti, appare ancor più magico.
In mezzo a quel bosco c’é una casetta fatta di legno e pietra, dove vive Babbo Natale. Viva là, con Mamma Natale, in compagnia di Fate, Elfi, Folletti, Gnomi, Geni e tante altre creature incantate, che lo aiutano nel suo incessante lavoro.
Per tutto l’anno, infatti, Babbo Natale riceve preziose informazioni dai suoi aiutanti, che agli occhi di chiunque altro sono invisibili. Eh già, perché le Fate, gli Elfi e le altre creature fatate che aiutano Babbo Natale nella sua impresa trascorrono l’anno andando in giro per il mondo a parlare con gli Angeli, quegli Angeli che custodiscono i sogni nel cuore dei bambini, e li proteggono.
Ci sono bambini che desiderano più di ogni altra cosa al mondo di stare sempre bene — quelli per esempio che hanno spesso mal d’orecchie, o che patiscono quando cresce un dentino, o quelli che hanno sovente mal di pancia.
E ci sono quei bambini che sognano di non aver più paura di niente, perché qualcosa li ha tanto spaventati, o magari li spaventa ancora.
Poi ci sono i bambini che vorrebbero che le discussioni in famiglia smettessero per sempre, e altri bambini che pur di avere una famiglia, o una casa, accetterebbero anche le discussioni.
Ci sono i bambini che sognano di diventare grandi in fretta per fare mille cose, e quelli che non vorrebbero crescere mai per rimanere bambini per sempre. Ci sono bambini con sogni speciali, e bambini che non sanno cosa sognare.
Ci sono i bambini che sembrano aver perso tutti i sogni, ma anche se non lo sanno, ne hanno ancora, almeno uno, in fondo al cuore. Perché al di là di quello che si pensa di volere o non volere, ogni bambino ha almeno un sogno nel cuore, e solo gli Angeli lo conoscono.
Per questo durante tutto l’anno le Fate, gli Elfi, i Folletti e gli altri aiutanti invisibili di Babbo Natale fanno il giro del mondo e chiedono agli Angeli di potergli riferire quei sogni. E così, durante l’anno, Babbo Natale prende nota dei sogni di tutti i bambini, proprio tutti tutti tutti, e prepara una lista lunghissima.
Poi raduna tutte le Fate e chiede loro di scuotere le loro ali dai meravigliosi colori cangianti. La polvere che cade dalle ali di fata é magica, ha i colori più belli, infiniti colori. Un colore diverso per il sogno di ogni bambino.
Ogni giorno, Babbo Natale e tutti i suoi aiutanti raccolgono la polvere di Fata e tutta la sua magia fino alla Vigilia di Natale. E a quel punto…
A quel punto, Babbo Natale chiama le sue renne. Sono renne speciali, hanno anche loro una magia. Durante l’anno si divertono nel bosco, giocano con i suoi abitanti, saltano, corrono senza pensieri. Ma quando arriva Natale, ecco che la loro magia si risveglia, perché…perché le renne di Babbo Natale sanno volare!
E quando la magia delle renne si risveglia, e le renne si accorgono che i loro salti si fanno sempre più altri fino a spiccare il volo, allora accorrono al richiamo di Babbo Natale.
Babbo Natale attacca le renne alla sua magica slitta. É una slitta che sembra normale, ma che può contenere tutto il magico carico che Babbo Natale trasporta la notte della Vigilia. La slitta viene prontamente cosparsa di polvere di Fata per poter volare anch’essa, ed ecco… Tutti pronti a partire!
Babbo Natale carica un sacco immenso sulla slitta. Il sacco é pieno della magica polvere di Fata che ha i colori dei sogni dei bambini. E Babbo Natale parte, con i suoi Elfi e i suoi Folletti, e tutte le magiche creature che vogliono aiutarlo ancora. Parte e viaggia velocissimo per tutta la notte, attraversando il mondo e raggiungendo ogni luogo dove c’é un bambino. E magicamente, là dove e quando i bambini dormono, Babbo Natale fa scendere sopra ciascuno di loro la polvere di Fata, proprio quella del colore giusto per quel bambino o di quella bambina lì.
La polvere di Fata, essendo magica, sa bene dove andare. Con la sua magia, raggiunge il cuore di tutti i bambini e le bambine. E la sua sua magia é quella di portare la certezza di essere ascoltati, la sensazione di essere protetti e amati, e l’impressione di poter vedere il sogno realizzarsi presto.
É una magia che aiuta tutti coloro che ricevono la polvere di Fata nel loro cuore a sentire di non essere soli mai, e di potercela fare sempre. Qualcuno la sente come un piacevole calore nel petto, qualcuno come una sensazione di leggerezza. Qualcuno si sveglia con un sorriso, qualcuno con una scintilla di curiosità negli occhi. É sempre diverso per ciascuno. E anche se non ci si accorge di aver ricevuto il dono, funziona lo stesso.
Nel tempo, tanti altri animi gentili hanno pensato di aiutare Babbo Natale anche loro, facendo in modo che i bambini e le bambine ricevessero anche altri regali, cose utili, o cose per giocare, cose di cui gioire da soli o in compagnia.
In ogni caso, quello che avete appena letto, o ascoltato, é il dono che Babbo Natale, da sempre, porta a tutti i bambini e le bambine la notte di Natale.
E a volte Babbo Natale non guarda all’età, per portare i suoi doni. In fondo, non c’é nessuno che possa dire davvero a che età si diventa grandi…
Monica Canducci, the Dancing Fairy
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